Business Intelligence e Big Data Analytics: il mercato da 1 miliardo e 400 milioni di euro e le professioni del futuro che lo caratterizzano
BI e Big Data Analytics: i lavori del futuro nel mercato da 1 mld e 400 mln
Pensando alle professioni del futuro e a quelle che saranno le figure maggiormente ricercate non si può prescindere dal considerare ciò che i mercati, in particolare quello del digitale, hanno fatto registrare negli ultimi tempi. Anche nel 2018, come nei due anni precedenti, si è confermato l’aumento delle aziende che hanno rivolto la loro attenzione a Business Intelligence e Big Data Analytics e che quindi hanno fatto ricorso ai servizi offerti dal settore. Rispetto al 2017 le aziende che nel 2018 hanno investito in questa ottica sono state ben il 26% in più. Proprio in una recente intervista pubblicata sul portale ZeroUno, il responsabile dell’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence del Politecnico di Milano Alessandro Piva ha ribadito come il valore di questo mercato sia arrivato ormai ad 1 miliardo e 400 milioni di euro circa e come ci sia stato un incremento costante negli ultimi 3 anni: per l’esattezza +15% nel 2016, +22% nel 2017 e +26% nel 2018.
BI: strumenti più usati e progetti definiti
Ad essere sempre più utilizzati, per l’ottimizzazione delle strategie aziendali, sono i software di data ingestion, quelli di elaborazione dati in tempo reale, i database no sequel, in grado di trattare anche dati dai social e dall’Iot, e le piattaforme di data science. Questi sono gli strumenti che, specialmente nell'ultimo anno, sono stati utilizzati in maniera sempre crescente e all'uso dei quali saranno legate molte professioni del futuro. Stando sempre alla panoramica effettuata dall'Osservatorio milanese, con l’uso più frequente di servizi di Business Intelligence da parte di un numero sempre maggiore di aziende, i percorsi stanno divenendo sempre più definiti e, man a mano, si stanno caratterizzando secondo due tipologie essenziali di progettualità:
- progetti dedicati all'analisi dati in real time;
- progetti di arricchimento dei dati usati dalle aziende.
In questa ultima ottica sono sempre più le aziende che acquistano dati all'esterno e quelle che divengono a loro volta provider.
BI e Big Data Analytics: il divario tra grandi aziende e PMI
La dinamica del porre domande e ricevere risposte dirette, attraverso l’automatizzazione di processi di analisi altrimenti complicati e lunghissimi, è ormai la chiave di volta per i piani di sviluppo e crescita di molte imprese. Questo, nel nostro Paese, soprattutto per le grandi realtà. Tra le PMI, infatti, i trend non sono così nettamente in ascesa:
- solo il 7% ha avviato progetti di Big Data Analytics nello scorso anno.
- Il 10% ha scarsa comprensione di quelli che potrebbero essere i vantaggi derivanti dall'applicazione di processi di Business Intelligence.
- Il 31% delle aziende, circa una su tre, sta mutando la propria visione e sta prendendo consapevolezza dei vantaggi che potrebbe trarre dall'adozione di questi processi.
Come emerso anche da recenti studi di settore, l’adattamento a nuovi modelli di business e progettualità aziendale, fondati sull'analisi dei dati, è strettamente connessa alla capacità delle aziende di rinnovare le infrastrutture. Ciò comporta l’impiego crescente di tecnologie di nuova generazione con un distacco, a volte non semplice, dai tradizionali processi di IT aziendale. Questa evoluzione non sempre avviene in maniera rapida e lineare anche se comporta una notevole accelerazione di esecuzione processi e di tempistiche del lavoro.
La trasformazione digitale e le professioni del futuro
Dal quadro generale emerge come le professioni del futuro saranno sempre più orientate verso competenze digitali e comparto informatico. Per questo alcune figure professionali si stanno ancora definendo. Nonostante il ritardo con il quale le PMI si stanno approcciando al settore, il cambiamento di direzione delle aziende è già attuato. Come reso noto da Il Sole 24 ORE, si prevede che da qui ai prossimi 8 anni circa il comparto informatico genererà ben 5 milioni di posti di lavoro a livello mondiale. Cifre importanti e previsioni alle quali non è troppo difficile credere se si parte dal presupposto dell’effettiva espansione del settore.
Il quotidiano finanziario però non si ferma alle previsioni del numero di posti di lavoro ma riporta anche una sorta di classifica delle macroaree nelle quali c’è e ci sarà maggior richiesta di professionalità:
- Trasformazione digitale: è il settore in cui operano figure preposte ad accompagnare le aziende durante la loro transizione al digitale;
- Sviluppo di software e app per mobile: settore intramontabile anche se al momento più statico rispetto agli altri ma in forte ripresa nel prossimo futuro, soprattutto per lo sviluppo di app da mobile;
- Infrastrutture It: come la voce precedente questa macroarea non sta avendo una crescita vertiginosa quanto le prossime due in elenco, ma comprende comunque professionalità che sono e resteranno sempre alla base del settore;
- Cybersecurity: è sicuramente un’area in forte espansione, si potrebbe quasi dire esplosa negli ultimi anni. Le previsioni per il futuro sono ancor più ottimistiche della già positiva situazione attuale tanto che quella dell’esperto di sicurezza informatica sarà ritenuta sempre più una figura chiave all'interno delle aziende;
- Data Management e Analytics: insieme a quello della Cybersecurity è il settore che sta avendo più larga espansione ed in tempi rapidissimi. Questa caratteristica è riscontrata a livello mondiale e non solo europeo.
Data Management e Analytics in crescita ma con competenze interne limitate
Facendo un esame più approfondito nel settore di Data Management e Analytics, in maggiore espansione come quello della Cybersecurity e molto appetitoso anche a livello di offerte e guadagni, rientrano figure quali Business Intelligence Analyst, Business Intelligence Architect/Developer, Data Engineer, Data Scientist e Database Architect.
Come riportato anche da BigData4innovation il forte limite che attualmente conosce questo settore è la grande carenza di competenze interne. A segnalarlo sono le aziende stesse, in particolar modo quelle di dimensioni più grandi:
- Il 77% delle aziende ha evidenziato questo tipo di problematica.
- Il 29% delle aziende si rivolge a consulenti esterni per colmare queste lacune.
- Il 48% delle aziende ritiene di dover risolvere internamente la problematica senza dover ricorrere necessariamente a competenze esterne al proprio organico.
A confermare questa carenza di competenze interne, ma in alcuni casi anche esterne alle aziende, è ancora lo studio del Sole 24 ORE precedentemente riportato: in Europa occidentale le aziende, attualmente, faticano a reperire figure di Data Engineer e Database Architects. Questi profili però, nel futuro, sono destinati a crescere come accadrà per quelli di Data Scientist e Business Intelligence Architect e Developer, perfettamente in linea con la crescita del settore prevista già da oggi.
Sono diversi anni che React offre consulenza e servizi di Business Intelligence, Data Management e Data Architecture e ogni giorno siamo testimoni della crescente domanda di competenze in questo campo. Abbiamo quindi scelto di mettere a disposizione le nostre conoscenze per aiutare i giovani ad intraprendere un percorso professionale in questo campo aderendo al progetto “Giovani programmatori e sviluppatori” promosso da Anpal. Nello specifico, erogheremo il percorso formativo per la figura di Data Scientist Junior.